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LA MUSICA-VIAGGIO IN SARDEGNA
“I sardi hanno un alto concetto del canto e in Sardegna c’è davvero musica ovunque; uno dei modi più appassionanti per girare questa regione è proprio quello di andare a ricercarne la spina dorsale sonora, seguendo le tracce musicali e poetiche ce formano a modo loro un altro paesaggio, altrettanto variegato.”( pagina 87)
La musica tradizionale è ancora la più diffusa tra quelle proprie dell’isola, e fino agli anni Sessanta era anche l’unica che avesse uno sviluppo significativo, perché manteneva a pieno titolo la funzione di intrattenimento e memoria propria delle culture a trasmissione orale.
L’impatto con la musica moderna fu inizialmente di forte contrasto, anche perché per la prima volta veniva messo in discussione il ruolo stesso del canto in Sardegna. Superato il malinteso senso di modernità che aveva rischiato di far scomparire completamente il patrimonio musicale tradizionale con la morte degli ultimi anziani praticanti, oggi fortunatamente l’aria è cambiata. Ogni evento è celebrato da un canto specifico: dall’ anninnia per addormentare i neonati, al trallallera delle feste goliardiche, ai gioccus delle celebrazioni religiose.
Il canto pubblico tradizionale è affidato esclusivamente alle voci maschili, e quello più conosciuto resta il canto a tenore, originario della Barbagia. Il tenore è un canto corale a quattro voci, una sola delle quali, articola parole comprensibili. Le altre fungono da accompagnamento armonizzato. Nell’area mediterranea non ci sono altri esempi simili di questo tipo di canto.
Ci sono alcuni paesi che in qualunque periodo dell’anno offrono scorci stabili per curiosare nell’arte musicale sarda; uno di questi è senza dubbio Tadasuni, un piccolo centro del Barigadu affacciato sulle rive del lago Omodeo, che ospita una straordinaria collezione di strumenti musicali sardi. La collezione, famosa in tutta la Sardegna, vanta oltre 360 strumenti musicali che coprono un arco temporale esteso dal periodo pre-nuragico fino ai giorni nostri.
A Berchidda, una piccola comunità di tremila abitanti situata nella regione storica del Monte Acuto, in provincia di Olbia-Tempio si celebra da vent anni il Time in Jazz, dove è possibile ascoltare i migliori performers del mondo. Questo festival è nato grazie a Paolo Fresu che ebbe l'idea di fare di questo paesino fuori da tutti i percorsi turistici e culturali una capitale mondiale del jazz. Paolo Fresu è anche direttore di Seminari Nuoro Jazz, un laboratorio musicale permanente che rappresenta il solo esempio in Sardegna di formazone altamente qualificata alla musica moderna.
Ultimo aggiornamento: 07-09-2019