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LA BARBAGIA_VIAGGIO IN SARDEGNA
“La Barbagia è la regione storica più estesa dell’isola e ne costituisce il centro geografico, il che equivale a dire che da qualunque parte della Sardegna si parta, la difficoltà che si incontra a raggiungerla è la stessa”(pagina 8)
La Barbagia è una vasta regione montuosa della Sardegna centrale che si estende sui fianchi del massiccio del Gennargentu ed è un territorio abitato da sardi che per ragioni storiche, geografiche ed economiche, hanno vissuto per secoli in un isolamento relativo. Il nome di Barbagia le deriva dai Romani,che non riuscendo a penetrarci con la stessa facilità che avevano incontrato sulle coste, la liquidarono sbrigativamente come terra di barbarie.
Nel corso dei secoli l’isolamento dei barbaricini ha portato alla sopravvivenza di antichissimi usi e costumi, altrove scomparsi o mai esistitI e alla creazione di un sistema di norme non scritte percepite come autonome oggi noto come il "Codice Barbaricino".
Dopo l’avvento di un potere diverso da quello tradizionale emersero le discrepanze tra l’antico sistema di norme e quello della Repubblica Italiana. Il giurista Antonio Pigliaru negli anni ’50 affrontò per primo il problema posto dall’esistenza di due leggi confliggenti, che pretendevano di “regolare la condotta di un uomo” facendone un bandito o un “balente”. Nel linguaggio barbaricino la “balentia” ha un significato elevato e segna la cifra massima delle potenzialità dell’uomo mentre per i sardi non barbaricini ha una connotazione negativa ed è riferita ad una persona permalosa e spesso vendicativa.
Una delle esperienze più significative per chi visita la Barbagia è costituito dai murales del paese di Orgosolo.
Sebbene la presenza dei murales sia recente, si è talmente radicata da identificare il paese stesso, che oggi presenta oltre 150 murali visibili. Cominciò a realizzarli nel 1975 il senese Franco del Casino, sposato e residente di Orgosolo, che in qualità di insegnante di educazione artistica coinvolse le scolaresche nell’abbellimento di alcuni muri del paese. Nell’ arco dei decenni che seguirono, l’esperienza muralistica coinvolse decine di persone, orgolesi e stranieri, che trasposero sui muri delle case del centro storico di Orgosolo scene di vita locale e internazionale. Il risultato è una straordinaria testimonianza artistica che non ha confronti nel resto dei paesi della Sardegna
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Ultimo aggiornamento: 08-08-2019