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6° Tappa: Puerto Escondido
Il "porto nascosto" per chi fugge da tutto
“Poi la giungla si dirada, e sulla destra si squarcia di colpo in un complesso residenziale; villette bianche e basse, asfalto pulito, giardini annaffiati di fresco. […] Col primo tope vedo anche la baia e le spumate bianche delle onde. Solo lance di pescatori, niente motoscafi e velieri.”
Paradiso per surfisti e subacquei di giorno, cittadina animata di caffè, locali e ristoranti di sera. Puerto Escondido, nonostante lo sviluppo edilizio della città, è rimasto un paese a misura di persone, dove gli hotel lussuosi e i grandi centri commerciali non esistono, ma sono rimpiazzati da chiringuitos sulla spiaggia, casette basse e ampi spazi verdi. Sulla costa non vedrete yacht o navi da crociera, ma solamente vele o barche di pescatori che escono al largo a pescare.
Fate il tour delle spiagge più belle di Puerto, cominciando dalla Playa Principal [in alto a sinistra], spiaggia principale del paese e sede di un porticciolo per i pescatori. Continuando verso nord c’è Bahia Puerto Angelito [in alto a destra], spiaggia molto tranquilla, perfetta per chi vuole stendersi al sole dei Tropici o fare un bagno nel mare; inoltre la spiaggia ha ottimi ristoranti di pesce e un centro dove potrete noleggiare l’attrezzatura da snorkeling per 40 pesos (circa 1,70€). Continuate la visita per Playa Carrizarillo [in basso a sinistra], dove per arrivare dovrete scendere circa 157 gradini e offre la possibilità di bere qualcosa in uno delle numerose palapas. La zona è ottima per nuotate, snorkeling, surf, vela e windsurf.
Provate ad immergervi tra le tartarughe marine del Pacifico e le mante al costo di 500 pesos a testa (circa 21,50 €) grazie a Omar’s Sportfishing o al centro Deep Blue Dive, che operano politiche di salvaguardia degli animali, in quanto potete vedere ma non avvicinarvi, per non spaventare la fauna o creare situazioni di pericolo per voi o per gli animali stessi.
A Playa Zicatela [in basso a destra] si trova il Mexican Pipeline, la corrente del Pacifico che crea onde perfette per i surfisti. Ammirate le prodezze sulle tavole da surf o i più temerari che sfidano le onde più alte.
A Playa Zicatela l’offerta di ristoranti non manca. Per una colazione sostanziosa o un pranzo abbondante fermatevi a El Cafecito (Calle del Morro, Playa Zicatela), dove i piatti sono gustosi e abbondanti.
Per una mangiata a base di pesce freschissimo, passate da Costeñito Cevicheria (Calle del Morro), dove il piatto forte è il ceviche, un piatto con pesce, legumi e verdura amatissimo su tutta la costa del Pacifico; il ristorante fa anche pesce alla griglia e piatti a base di avocado. Se volete cenare in un luogo amato dalla gente del posto, assaggiate gli antojitos del ristorante Los Tios (Calle del Morro). Per una cena a lume di candela sotto le palme della Playa Principal, il Pascale (Avenida Perez Gasga 612) è quello che fa per voi. La cucina spazia da quella tradizionale messicana alle cucine francesi e italiane.
Se il vostro sogno è sedervi a un bar all’ombra delle palme, sorseggiando una birra ghiacciata, il Casa Babylon (Calle del Morro) è il posto ideale. Vanta una collezione di maschere messicane una raccolta di libri da scambiare, oltre che avere i migliori mojitos e margaritas a base di mezcal di tutta Puerto.
EXTRA - VOGLIA DI LIBERTÀ: SALVATORES, ABATANTUONO E BISIO IN UN SELVAGGIO MESSICO
Nel 1992, Gabriele Salvatores completa "la trilogia della fuga" con Puerto Escondido, film basato sull'omonimo romanzo di Pino Cacucci del 1990. La trama racconta di Mario, vicedirettore di una banca molto importante di Milano che, per motivi che verranno spiegati nel corso del film, viene sparato all'interno dei bagni della filiale. Accerchiato dalla polizia, decide di scappare nella località da cui prende nome il film. Qui conosce Alex, italiano fuggiasco che anche lui è scappato dalla logorante routine consumistica occidentale per riscoprire la vita e riscoprisi, insieme alla sua fidanzata Anita. Come detto, è l'ultimo film della "trilogia della fuga", che si compone di Marrakech Express, Mediterraneo e, per l'appunto, Puerto Escondido.
Questo film è un omaggio a chi fugge da una vita nociva, un invito a riscoprire parti di noi che abbiamo dimenticato e a gustare ogni momento gli attimi che la vita ci mette davanti, brutti o belli che siano.
Ultimo aggiornamento: 05-09-2018